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14 Dicembre 2022Negli ultimi due anni, anche a causa del Covid, una nuova parola è entrata di prepotenza nel nostro vocabolario: burnout. Fino a qualche tempo fa lo stress legato allo svolgimento di un’attività professionale veniva sottovalutato, considerato fisiologico sia dai lavoratori che dai datori di lavoro; oggi invece si parla sempre più spesso di sindrome di burnout, ma cos’è di preciso e quali effetti provoca?
“Burn out” è un termine di origine inglese che letteralmente significa “bruciato”, “esaurito” o “scoppiato”.
Il burnout è un insieme di sintomi derivanti da una condizione di stress cronico e persistente, caratterizzato da esaurimento fisico ed emotivo associato al contesto lavorativo. Si ha la tendenza a considerare le persone come oggetti e si ha la sensazione di perdere il significato del proprio operato con conseguente ridotta produttività.
L’individuo affetto dalla sindrome da burn-out ha la costante sensazione di affaticamento, delusione, logoramento e improduttività fino ad arrivare al punto di “non farcela più”, in questa situazione l’individuo non ha più risorse cognitive o comportamentali adeguate per far fronte a questa sensazione di esaurimento fisico ed emotivo.
Altri sintomi del burnout sono:
- necessità di dormire
- irritabilità
- dolore alla schiena
- cefalea
- dolori viscerali
- diarrea
- inappetenza
- nausea
- vertigini
- dolori al petto
- alterazioni circadiane
- crisi di affanno
- crisi di pianto
Il burnout: si manifesta con sintomi fisici, psicoemotivi e comportamentali, è una situazione di forte disagio per il soggetto e può comportare diverse conseguenze nella vita quotidiana del singolo individuo e all’interno dell’azienda.
Le strategie per superare la sindrome da burnout sono diverse e comprendono la psicoterapia cognitivo comportamentale, la modifica delle abitudini lavorative e l’adozione di misure utili a contrastare lo stress nella quotidianità.
Come tutti sappiamo, non è facile, riconoscere di aver bisogno di un supporto psicologico anche a causa dei pregiudizi che ancora oggi ruotano intorno alla salute mentale.
OMS l’Organismo Mondiale della Sanità ha fornito direttive e criteri di riferimento ai medici, lo stesso organismo lo scorso 28 settembre 2022 ha pubblicato le Linee Guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla promozione della salute mentale nei luoghi di lavoro.
In conclusione, scrollarsi di dosso il burnout non è un processo che si concretizza in un attimo, cambiare abitudini e farle proprie è una strada lunga che ha bisogno di tempo, l’importante è accorgersi quando ci si sente vicino al limite, perché è la consapevolezza che ti spinge al cambiamento.
Il Medico Competente Aziendale, durante le visite mediche di routine, è una risorsa importante in grado di intercettare per tempo eventuali sintomatologie riconducibili al burnout, attivandosi per prevenirlo assieme al Servizio di Prevenzione aziendale.